Segnaletica Verticale |
|
Dopo pochi anni dall'apparizione dei primi veicoli a motore lungo le strade, sono apparsi ai lati della carreggiata anche i primi segnali stradali, le cui forme, grandezze e colori erano lasciati inizialmente in mano ad iniziative locali se non addirittura al mecenatismo di singoli.
Tra i primi cartelli che si vollero installare c'erano quelli relativi al pericolo più sentito dell'epoca: il passaggio a livello, seguiti a poca distanza di tempo dai cartelli indicanti le direzioni per le varie località, soprattutto turistiche.
In Italia si deve soprattutto al Touring Club Italiano la messa in opera e il censimento della cartellonistica stradale, nei loro testi storiografici si trovano le prime indicazioni pratiche in merito:
"Un palo indicatore era formato da un'asta di ferro molto robusta a forma di Y, alta circa 3 metri, sulla quale era attaccato un cartello di ghisa fusa, sul quale si trovava in alto la legenda: T.C.C.I. e sotto: Dono del signor…., oppure: Dono del V.C. di…, oppure: Dono di Soci di…. e così via.
Nella parte centrale del cartello c'erano le indicazioni: Attenzione! Discesa pericolosa; A X km… e simili. Il palo era verniciato con minio di piombo, mentre il cartello aveva uno sfondo turchino oltremare e le lettere in bianco".
La seduta del Consiglio del Touring Club Italiano del 18 dicembre 1895 registrò la sottoscrizione di 1500 lire stanziate per la posa dei primi 100 pali per segnalazione ai crocicchi.
I pali erano alti circa 4 metri con un diametro tra i 12 ed i 15 cm, preferibilmente di legno di castagno o di rovere larice.
Nel 1898 si tenne nel Lussemburgo un congresso internazionale al quale parteciparono 17 associazioni turistiche. Proprio in questa sede, per permettere la fruizione dei cartelli stradali agli stranieri o agli analfabeti, si affermò la necessità di eliminare le scritte e di inserire dei simboli uniformati per tutte le nazioni.
Nel 1903 il TCI creò una Commissione permanente per le segnalazioni stradali che stabilì l'importanza di indicare con chiarezza le distanze, i passaggi a livello, le svolte, le ripidezze insidiose e le direzioni ai bivi. Nacque perciò una prima divisione in tre categorie: segnali di direzione - segnali di rallentamento - segnali di pericolo.
Nel 1907 la rivista "The car" rilevò che la categoria di persone più indifferente alle segnalazioni era quella degli agricoltori: abituati a percorrere le strade ormai familiari, non ne avevano certo bisogno; inoltre, prima dell'avvento dei cartelli di indicazione, gli automobilisti che non conoscevano le strade locali erano costretti a domandare informazioni, che spesso pagavano. Questa mancanza di fonte lucrativa portava, in alcuni casi, al danneggiamento o alla rimozione della segnaletica.
Nel primo dopoguerra fu stabilita una distinzione dei cartelli in tre categorie con forme specifiche:
forma triangolare per i segnali di pericolo
a freccia per quelli di direzione
circolare per quelli di prescrizione o disciplina.
Si conservò la forma rettangolare per i cartelli di località, abitati, preavvisi di bivio, prudenza, corsi d'acqua, monumenti e pochi altri casi. Queste differenziazioni geometriche, che il Touring Club Italiano fu il primo ad adottare, vennero riconosciute alla Conferenza di Ginevra del 1931.
Dai dati storici risulta che fino agli anni quaranta erano stati installati in Italia circa 335 000 cartelli stradali, che risultarono però in gran parte danneggiati dalla guerra, vista anche l'abitudine dei belligeranti di rimuovere o mutilare ogni cartello in grado di dare indicazione o beneficio all'avversario. da Wikipedia |
La segnaletica stradale verticale è costituita dalla cartellonistica posta su strade e autostrade per dare agli automobilisti indicazioni su sensi di marcia, divieti, pericoli e altro. I segnali verticali possono essere fissi, come precedenza e senso unico, o mobili, come nel caso dei segnali usati in presenza di cantieri stradali temporanei.
La Delta Segnaletica progetta, realizza e vende tutta la cartellonistica stradale destinata ad essere installata sulle nostre strade e autostrade, ma anche presso cantieri, enti pubblici, aree industriali, cortili e aziende.
I segnali stradali verticali più conosciuti sono quelli di pericolo, divieto, obbligo, precedenza, indicazione, limiti di velocità, passaggi a livello, presenza di scuole nelle vicinanze, attraversamento di animali. Sono considerati segnali verticali anche le targhe con i nomi di piazze e vie cittadine.
La struttura e la collocazione dei segnali verticali segue rigorosamente le norme contenute nel Codice della Strada. Tutta la segnaletica stradale deve essere decifrabile in ogni momento della giornata e in presenza di qualsiasi condizione atmosferica, per questo sulla superficie del segnale è apposta una pellicola retroriflettente.
Per garantire una maggiore sicurezza su strada, la Delta Segnaletica vende anche pannelli a messaggio variabile. Si tratta di una moderna tipologia di segnali stradali verticali particolarmente utile per gli automobilisti che guidano di sera e in tutte le situazioni di pericolo per scarsa visibilità come neve, nebbia e pioggia.
La sicurezza degli utenti della strada è strettamente legata
alla visibilità e alla individuazione della segnaletica.
La crescente complessità delle infrastrutture, l' incremento
del traffico notturno e la diminuzione della capacità visiva
dei conducenti (legata all' invecchiamento della popolazione), impone
delle norme sempre più rigorose per garantire l' efficacia del
segnalamento. L'impiego di materiali di prima qualità, la disponibilità
di moderne ed efficienti attrezzature ed il personale tecnico altamente
qualificato costituiscono da oltre dieci anni caratteristiche fondamentali
della produzione di segnaletica verticale alla Delta, e sono motivo
di garanzia e fiducia per le Pubbliche Amministrazioni.
La segnaletica verticale viene prodotta con moderne ed efficienti attrezzature.
Dopo la lavorazione meccanica, il grezzo , munito di attacchi per l'unione
ai supporti mediante apposite staffe, viene sottoposto ad un trattamento
protettivo di prevernirciatura, quindi verniciato a fuoco ed infine
finito con l'applicazione di pellicola rifrangente.
I segnali ove richiesto vengono, vengono finiti con l'applicazione di pellicole serigrafate a "pezzo unico".
Le pellicole rifrangenti usate sono di vario tipo, a vari livelli di intensità luminosa ed hanno tutte caratteristiche
rispondenti alle norme previste nelle circolari emanate in materia dal Ministero dei Lavori Pubblici.
Lo sviluppo di pellicole rifrangenti ha avuto inizio nel lontano 1939.
Dalla sua nascita la Delta ha continuato a ricercare, al fine di poter offrire una risposta sempre più soddisfacente
alle diverse esigenze degli automobilisti, le migliori pellicole esistenti sul mercato.
Gli utenti della strada sono i veri destinatari della segnaletica e, investire in ricerca e sviluppo in questo campo
per la Delta significa perseguire l'obbiettivo della sicurezza del traffico.
Guidare è un attività complessa che richiede attenzione e preparazione.
Il rapporto con la macchina è diretto, ma l'interazione con la segnaletica è altrettanto di grande importanza.
Invariabile è invece la strada, unico punto fermo della circolazione, corredata di marciapiedi, incroci, rotatorie e segnali.
Su questa, ai fini della sicurezza, è importante poter isolare le indicazioni relative all'andamento della strada stessa
dal resto degli stimoli circostanti, ed in ciò il guidatore può essere senza dubbio aiutato dalla riflessione....anzi dalla retroriflessione.
Specialmente di notte e quando le condizioni esterne sono maggiormente sfavorevoli, quale miglior guida di
un segnale in grado di illuminarsi e risaltare allorché riceve la luce dei fari? |
|
|
|
|